dice il cliente

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Filatelia - Quale settore?

Filatelia - Quale settore?

Se a chiedere oggi consiglio fosse un neofita interessato a collezionare filatelia per diletto, ma intenzionato a non sprecare le limitate risorse finanziarie disponibili, sarebbe da consigliarsi il periodo “ruota” (1945/55) della Repubblica Italiana, inizialmente focalizzando l’attenzione su “ordinari” e “commemorativi” pur tenendo d’occhio i cosiddetti “servizi”.


Da escludersi gli “usati” per le difficoltà oggettive di valutare la genuinità degli annulli spesso di natura spuria apposti postumi (su esemplari pluri-linguellati o ripuliti da macchie) per rendere appetibile materiale altrimenti invendibile.


Dunque esemplari NUOVI con gomma INTEGRA di qualità OTTIMA tenendo presente che il francobollo è un MULTIPLO per cui lo stato delle caratteristiche costitutive (centraturastampagomma, ecc…) e di conservazione (freschezza) ne determinano la reperibilità e di conseguenza il valore oggettivo.


Ora, se si analizzano le caratteristiche d’emissione (tiraturaperiodo di validitàdistribuzione, ecc…) ci si rende conto che il primo periodo repubblicano italiano è il più interessante in quando a limitata reperibilità. Difatti:


Se si tiene conto dell’ancora diffuso uso della “linguella” in quel periodo e delle metodologie di conservazione che spesso producevano difetti di varia natura, si comprenderà la difficoltà di reperire esemplari con le caratteristiche consigliate precedentemente.


Occorre inoltre tenere presente la limitata validità (dai 7 ai 18 mesi) e le tirature (da 1 a 3 milioni) proporzionali al fabbisogno con distribuzione capillare sull’intero territorio nazionale. Tale fabbisogno ha portato ad un ampio utilizzo postale, mentre, per ragioni economiche, è stata scarsa la propensione all’accumulo (il fenomeno dell’accumulo si svilupperà negli anni sessanta producendo distorsioni di mercato ancora non del tutto superate).


Saranno proprio le conseguenze di tali distorsioni speculative che produrranno, nell’ultimo ventennio, una volta sgonfiatasi la bolla, una riduzione progressiva delle quotazioni reali che interesserà non solo i settori oggetto della bolla speculativa. Oggi, infatti, risultano appetibili quei francobolli che avrebbero dovuto non subire, o non subire in tali macroscopiche proporzioni, l’abbattimento generalizzato fino a sconti dell’80% sulle quotazioni di catalogo. Rientra in tale comparto il periodo “ruota” della Repubblica Italiana che certamente gioverà nell’immediato di stabilità di prezzi e, ragionevolmente, in futuro di una qualche rivalutazione.


Oggi i 253 esemplari (114 emissioni) del decennio 1946/55 sono quotati da catalogo SASSONE 5755,00€ ma reperibili NUOVI con gomma INTEGRA e di qualità OTTIMA a 1500,00€ per cui, con una sessantina di euro al mese, è possibile in due anni acquisire una collezioncina, completa ORDINARI/COMMEMORATIVI del periodo “filigrana ruota alata”, che certamente non produrrà disillusioni al collezionista.

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