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100 giorni a Napoli

100 giorni a Napoli

Per l’esattezza i giorni sono 92 (dal 1° Ottobre al 31 Dicembre 1862) e per la localizzazione ci si riferisce non alla capitale partenopea bensì agli ex territori del Regno borbonico denominati “Province Napoletane” nel nuovo assetto a seguito alla conquista savoiarda. In questi territori furono adottati dal Gennaio 1861 francobolli ibridi che riportavano l’effigie di Vittorio Emanuele II e il valore facciale espresso secondo la monetazione borbonica (tornesi e grana). Gli 8 valori che componevano la serie ebbero validità fino al 30 Settembre 1862, sostituiti poi dai francobolli sardi già adottati in tutti gli altri annessi Stati preunitari che, dal 17 marzo 1861, costituivano il Regno d’Italia.

 

Nell’Ottobre del 1862 il costo per il mittente di una Lettera 1° porto all’interno dello Stato italiano è di 20 centesimi ma, se la lettera era spedita all’interno delle Province Napoletane, la tariffa scendeva a 10 centesimi. Tale differenza tariffaria resterà per l’intero anno in corso fino all’uniformazione tariffaria dal 1° Gennaio  1863 così da passare a 15 centesimi.


Ma perché 92 giorni?

I francobolli virtualmente “sardo-italiani”, ma di fatto sardi per tipologia, immagine e monetazione, possono essere utilizzati nelle “Province Napoletane” secondo le tariffe vigenti al 1° Ottobre 1862 solo fino al 31 Dicembre. Ne consegue che l’uso in tali territori, oltre a documentare un particolare momento storico, deve reputarsi oggettivamente, per il breve periodo, meno comune che non nel rimanente costituito Regno d’Italia.

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